Tablet: cosa dovete sapere su questa novità

Grazie ai tutti i dispositivi oggi in commercio, una serie di attività ed operazioni per le quali era necessario il PC o notebook, ora possono essere svolte mentre guardiamo un film sul divano di casa, o mentre aspettiamo il nostro turno al supermarket….

Oltre agli smartphone, uno strumento divenuto quasi indispensabile è il tablet. La rivoluzione consentita dal sistema operativo Android ha dato un notevole impulso a questo settore di mercato, e gli altri sistemi operativi comunque hanno il loro spazio, ed ora i tablet sono davvero di uso comune, cosa inimmaginabile fino a pochi anni fa.

Esistono davvero innumerevoli modelli di tablet, per ogni esigenza, per soddisfare ogni particolare necessità. I tablet possono essere piccoli o grandi, economici o molto cari, possono essere quasi de computer o comunque molto limitati.

Come usarlo

Argomento banale, ma pressoché infinito! Gli usi sono tantissimi, puoi usarlo per giocare, per una navigazione su internet veloce e comoda, per rispondere alle e-mail.

Puoi usarlo per gestire i tuoi appuntamenti sincronizzandoli con il tuo PC, o per fare i tuoi acquisti on-line. Puoi usarlo per guardare un film in streaming, o per leggere le ultime notizie, potresti addirittura usarlo come navigatore per la tua auto.

Il tuo tablet può tranquillamente diventare la tua libreria personalissima da portare in spiaggia in estate, o la tua fotocamera per le occasioni.

Insomma, ci puoi fare di tutto

Ti stai chiedendo come orientarsi fra i centinaia di modelli… Vuol dire che ti sei posto la domanda corretta, se gli usi sono cosi svariati, le caratteristiche possono essere veramente molto diverse fra i singoli modelli, con differenze talmente sostanziali da rendere un tablet quasi inutilizzabile, se non è scelto con determinati criteri.

Ricordiamo che a farla da padrone nella scelta sono la potenza di calcolo e memorizzazione, oltre alle dimensioni dello schermo.

Capite bene che chi vuole comprare un tablet 10 pollici per guardare un film comodamente non si potrà orientare su schermi da 6 pollici, allo stesso modo se lo si usa per lavorare, è impossibile non pensare ad un tablet dotato di tutte le moderne connessioni, wi-fi, GSM, GPS….

Se invece il tuo scopo è la lettura, ti consigliamo di prendere un tablet particolare, un e-book reader, che ha una tecnologia e-ink piuttosto che un classico pannello lcd. Non dobbiamo aggiungere nessun commento….se sei un lettore incallito, i tuoi occhi ti saranno per sempre riconoscenti di questo tuo piccolo sforzo economico.

Ovviamente, come abbiamo detto, il sistema operativo Android la fa da padrone, per la sua versatilità e per la sua diffusione, per la confidenza che il pubblico ormai ha con questo sistema, ormai quasi tutti gli utenti al momento dell’acquisto preferiscono l’omino verde, tuttavia, esistono i fedelissimi di altri sistemi, che non li abbandoneranno mai, per motivi di “fede” tecnologica o di convenienza lavorativa.

Ormai i tablet si avvicinano anche al pc, alcuni modelli offrono delle tastiere rimovibili, che unita ad una buona potenza di calcolo e capacità discreta di memorizzazione, per le operazioni più semplici non fanno rimpiangere il buon vecchio PC….

A cosa serve un buon monitor per il pc

Non è possibile considerarlo un oggetto superato a favore dei più comodi notebook, tablet o dei recenti “transformer book”.

Magari per esigenze di lavoro, potenza di calcolo, comodità del monitor, o per semplice abitudine, nostalgia o altro, il PC cosiddetto Desktop o fisso, è lungi dall’abbandonare le nostre case, ed ancora più difficile sarà sostituirlo nei nostri uffici, dove le sue caratteristiche sono apprezzate ancora di più.

Uno dei principali vantaggi rispetto alle soluzioni portatili, oltre alla possibilità di personalizzarlo, e alla convenienza di avere potenze di calcolo e di archiviazione maggiori a costi accessibili, è costituito dalla possibilità di avere un monitor professionale, o comunque secondo le nostre esigenze….

Il monitor infatti è una componente fondamentale di un PC desktop, e lo scegliamo sempre in base alle nostre esigenze.

Eccoci arrivati a questa fase difficile, ricordiamo che ormai i monitor si sono evoluti tantissimo, non esistono più i monitor a tubo catodico, che occupavano tantissimo spazio e pesavano tantissimo, oltre a costare abbastanza, i monitor ormai sono leggeri e poco ingombranti.

La nostra scelta si baserà su diversi aspetti, il fattore principale è sempre l’uso che andremo a fare del monitor!

Dimensioni e la risoluzione

La tecnologia attuale ci consente di avere dei monitor molto grandi in spazi ridotti, se il nostro è un lavoro professionale potremo facilmente scegliere un monitor più che adeguato allo scopo che ci prefiggiamo.

Le dimensioni del nostro monitor sono misurate lungo la sua diagonale secondo il sistema di misura anglosassone, ovvero in pollici; La dimensione della diagonale espressa in pollici, e il rapporto fra le dimensioni – il cosiddetto ratio, ad esempio 4:3 o molto più frequentemente 16:9 – ci indicano chiaramente la dimensione dell’area visibile del monitor.

La risoluzione dello stesso, espressa in punti, ci indica esattamente quanti pixel ha il monitor che stiamo per acquistare, aggiungo che ormai i monitor più diffusi sono quanto meno in full HD (1920X1080 punti o pixel), e si affacciano prepotentemente sul mercato i monitor pc 27 pollici super HD, e risoluzioni ben più definite arriveranno nei prossimi anni.

Frequenza, la tecnologia e tanto altro sul nostro monitor

La frequenza di un monitor, è il numero di immagini al secondo che è in grado di produrre, per dare al nostro cervello l’impressione del movimento, anche in questo settore sembra che la tecnologia corra più delle esigenze, infatti, dopo decenni in cui le immagini dei nostri televisori si aggiornavano 25 volte al secondo, ora passiamo a 60 volte o anche a 100 immagini al secondo.

Esistono due grandi categorie di monitor, i monitor TN e gli IPS, con i primi che sicuramente garantiscono frequenze e tempi di risposta migliori, e i secondi che sono imbattibili in termini di angolo di visuale e di colori che riescono a produrre.

Il contrasto definisce il rapporto fra il punto più luminoso e quello meno luminoso che lo schermo è in grado di produrre, ovviamente, contrasti elevati, e oggi in mercato sono elevatissimi, garantiscono qualità delle immagini migliori.

In passato per avere un buon monitor bisognava spendere davvero tanto , ma al giorno d’oggi si riescono ad acquistare monitor di grande qualità con pochi soldi, e pensare di investire un po’ di quei soldi risparmiati nell’acquisto del monitor con le giuste connessioni non è sbagliato.

Anche se raramente pensiamo a quest”aspetto, la presenza del giusto ingresso potrebbe permettere al monitor che acquistiamo oggi di non essere desueto fra pochi anni, perciò, valutiamo il nostro acquisto anche in funzione della tempo che vorremo utilizzarlo.

La malattia di Parkinson

La progressiva e continua morte dei neuroni della zona nera, e la conseguente incapacità di produrre una quantità sufficiente di dopamina è la causa di questa malattia neurodegenerativa che porta la persona che ne soffre ad avere lentezza nei movimenti, tremori e rigidità.

Infatti, la citata zona nera del cervello controlla i movimenti di tutto il corpo. E purtroppo, i sintomi iniziano ad essere visibili solo quando una grossa quantità di neuroni è ormai compromessa.

Il Parkinson

Nell’immaginario collettivo si manifesta con il tremore di una delle due mani, tuttavia non è fra i sintomi più significativi , che sono come già detto la lentezza muscolare e la rigidità, e ci sono anche dei sintomi di tipo non motorio.

Le cause del Parkinson, secondo gli esperti, si riconducono a due grandi famiglie, di tipo genetico e di tipo ambientale, soprattutto esposizione a pesticidi o metalli pesanti, e la popolazione colpita è soprattutto quella over 50.

Il Parkinson è una malattia in aumento, a causa dell’aumento delle aspettative di vita. Lentamente la comunità scientifica cerca di far luce su questa malattia che ormai è nota da quasi due secoli, e tenta di mettere a punto nuove tecniche, che dovrebbero quanto meno rallentare il progredire di questa malattia.

Le cure

In passato la cura del Parkinson ha tentato di contrastare i sintomi, senza riuscire mai a rallentare il decorso della malattia stessa, e comunque, le cure sino ad ora utilizzate hanno efficacia sempre minore con il progredire della malattia.

Dette cure tentano solo di migliorare la qualità della vita del paziente, essendo ben coscienti che su questa malattia si sa davvero troppo poco. Le ricerche di questi ultimi anni tentano di dare delle alternative alle cure sinora conosciute.

Fra i farmaci più utilizzati si devono citare quelli a base di levo-dopa che attraverso la somministrazione di dopamina, tentano di sostituire quella che non viene più prodotta naturalmente dalle cellule cerebrali. Nel corso del 2016 anche in Italia è atteso l’esordio di principi attivi che hanno il loro effetto su un neurotrasmettitore, il glutammato.

La stimolazione cerebrale di tipo profondo negli ultimi anni ha avuto buoni riscontri su pazienti che non hanno altre alternative, o che sono in fasi avanzate, e recentemente, le tecniche ad ultrasuoni hanno dimostrato gli stessi benefici con interventi sicuramente meno invasivi.

Invece, per la stimolazione non profonda, le tecniche sono ancora in fase di studio, e gli sforzi sono tesi a trovare metodi meno invasivi.

Molto interessante è anche la scoperta dell’accumulo della proteina sinucleina durante l’evoluzione della malattia, a valle di appositi studi scientifici si deciderà se l’uso di anticorpi contro questa proteina potrebbe rappresentare un approccio più efficace contro la malattia, andandone ad intaccare i meccanismi di base.

Fecondazione medicalmente assistita come cura dell’infertilità

Il sogno di molte donne è diventare madri….ma a volte ciò per un motivo o per un altro non avviene…. Cosa fare? Procedere con l’adozione di un bambino regalando una vita agiata ad una creatura già venuta al mondo, oppure insistere ad avere un figlio proprio?

Rispetto al passato alcuni problemi sono stati ridimensionati, alcune cause che in passato impedivano la procreazione e il proseguimento naturale di una gravidanza sono state in parte curate o addirittura eliminate. Oggi la scienza ha fatto passi da gigante in materia consentendo a innumerevoli coppie la possibilità di diventare genitori con la fecondazione medicalmente assistita.

Infertilità? No grazie.

La procreazione assistita è una tecnica utilizzata per trattare le cause di infertilità “curabili” e in base alla gravità del caso il personale medico sceglierà la procedura più adatta da seguire.

Quindi futuri genitori non disperate se il concepimento risulta un po’ più difficoltoso! A quasi tutto c’è un rimedio! Questa tecnica non è univoca ma si avvale di tre livelli differenti da eseguire in base alla gravità dell’infertilità:

inseminazione semplice: tecnica molto semplice, che avviene mediante l’inserimento del liquido seminale nella cavità uterina, il liquido seminale può essere fresco o scongelato;

tecnica di fecondazione in vitro: la fecondazione degli ovociti avviene su una piastra, per poi inserire nell’utero in caso di fecondazione gli embrioni ottenuti, nei casi più gravi invece la fecondazione dell’ovocita avviene con l’inserimento di un singolo spermatozoo nell’ovocita, questa tecnica risulta affidabilissima grazie alla possibilità di prelevare direttamente dai testicoli lo sperma;

fecondazione in vivo: questa tecnica è molto invasiva, viene praticata in anestesia totale e può essere effettuata per un numero limitato di tentativi, ed è la meno utilizzata proprio per questo motivo. Tra le varie tecniche è quella che più si avvicina alla fecondazione naturale in quanto i gameti vengono inseriti attraverso un catetere nelle tube della donna dove si spera avvenga il concepimento.

Quando si fa…

Generalmente si ricorre a questa tecnica quando dopo una ripetuta serie di rapporti non protetti non avviene il concepimento, in genere un anno.

Quindi trascorso questo lasso di tempo senza veder l’ombra di una gravidanza, se il vostro desiderio è ancora vivo potete recarvi presso uno dei centri disponibili sul territorio, in grado di eseguire le cure di cui necessitate.

Innanzitutto verrete sottoposti ad una serie di esami specifici, che vanno da informazioni sullo stile di vita e alimentazione, fino ad arrivare ad esami per escludere eventuali malformazioni dell’apparato riproduttivo, per delineare l’entità del problema. Individuato il problema, si procederà con la tecnica più adeguata.

E la gravidanza?

Superate le fasi e le problematiche iniziali, la donna si dovrà sottoporre ad un dosaggio ormonale per capire se vi è concepimento dopodiché si procederà con la prima ecografia. Se la situazione è regolare, la donna potrà essere normalmente seguita nel corso della gravidanza anche dal ginecologo di fiducia.