Fecondazione medicalmente assistita come cura dell’infertilità

Il sogno di molte donne è diventare madri….ma a volte ciò per un motivo o per un altro non avviene…. Cosa fare? Procedere con l’adozione di un bambino regalando una vita agiata ad una creatura già venuta al mondo, oppure insistere ad avere un figlio proprio?

Rispetto al passato alcuni problemi sono stati ridimensionati, alcune cause che in passato impedivano la procreazione e il proseguimento naturale di una gravidanza sono state in parte curate o addirittura eliminate. Oggi la scienza ha fatto passi da gigante in materia consentendo a innumerevoli coppie la possibilità di diventare genitori con la fecondazione medicalmente assistita.

Infertilità? No grazie.

La procreazione assistita è una tecnica utilizzata per trattare le cause di infertilità “curabili” e in base alla gravità del caso il personale medico sceglierà la procedura più adatta da seguire.

Quindi futuri genitori non disperate se il concepimento risulta un po’ più difficoltoso! A quasi tutto c’è un rimedio! Questa tecnica non è univoca ma si avvale di tre livelli differenti da eseguire in base alla gravità dell’infertilità:

inseminazione semplice: tecnica molto semplice, che avviene mediante l’inserimento del liquido seminale nella cavità uterina, il liquido seminale può essere fresco o scongelato;

tecnica di fecondazione in vitro: la fecondazione degli ovociti avviene su una piastra, per poi inserire nell’utero in caso di fecondazione gli embrioni ottenuti, nei casi più gravi invece la fecondazione dell’ovocita avviene con l’inserimento di un singolo spermatozoo nell’ovocita, questa tecnica risulta affidabilissima grazie alla possibilità di prelevare direttamente dai testicoli lo sperma;

fecondazione in vivo: questa tecnica è molto invasiva, viene praticata in anestesia totale e può essere effettuata per un numero limitato di tentativi, ed è la meno utilizzata proprio per questo motivo. Tra le varie tecniche è quella che più si avvicina alla fecondazione naturale in quanto i gameti vengono inseriti attraverso un catetere nelle tube della donna dove si spera avvenga il concepimento.

Quando si fa…

Generalmente si ricorre a questa tecnica quando dopo una ripetuta serie di rapporti non protetti non avviene il concepimento, in genere un anno.

Quindi trascorso questo lasso di tempo senza veder l’ombra di una gravidanza, se il vostro desiderio è ancora vivo potete recarvi presso uno dei centri disponibili sul territorio, in grado di eseguire le cure di cui necessitate.

Innanzitutto verrete sottoposti ad una serie di esami specifici, che vanno da informazioni sullo stile di vita e alimentazione, fino ad arrivare ad esami per escludere eventuali malformazioni dell’apparato riproduttivo, per delineare l’entità del problema. Individuato il problema, si procederà con la tecnica più adeguata.

E la gravidanza?

Superate le fasi e le problematiche iniziali, la donna si dovrà sottoporre ad un dosaggio ormonale per capire se vi è concepimento dopodiché si procederà con la prima ecografia. Se la situazione è regolare, la donna potrà essere normalmente seguita nel corso della gravidanza anche dal ginecologo di fiducia.