Com’è visto l’ambiente visto dall’uomo

…e la concezione che abbiamo di tutto ciò che ci circonda è variata tantissimo nel corso dei secoli, infatti, per millenni l’ambiente esterno per l’uomo ha rappresentato soprattutto la possibilità di reperire, più o meno facilmente, le risorse che necessitavano alla propria sopravvivenza.

Per lunghi secoli, tuttavia l’uomo non si vedeva come un essere superiore rispetto all’ambiente, bensì quasi come un essere ad esso subordinato, quasi come se la propria sopravvivenza dipendesse dalla “generosità” dell’ambiente, basti pensare agli egizi e al Nilo, erano ben coscienti di quanto fosse loro utile il fiume più lungo del mondo.. e lo rispettavano quasi come un essere vivente.

Platone diceva che il mediterraneo non è altro che uno stagno su cui si affacciano delle rane che hanno lo stesso destino, e quanta saggezza in parole di oltre venti secoli….

Le cose, nella mente e nella psicologia dell’uomo, sono cambiate con l’illuminismo e per tutto il secolo successivo.
Di per se l’illuminismo è stato un passo straordinario per l’umanità, ma con delle piccole conseguenze negative.

Difatti, in questo periodo, l’uomo si sentiva un essere superiore rispetto all’ambiente circostante, perdendo il sentimento di rispetto verso l’ambiente. La natura era da dominare, era da sfruttare secondo le proprie necessità e i propri desideri.

Di pari passo con il desiderio di realizzare opere straordinarie, si pensi alla fondazione di città in condizioni molto difficili, come San Pietroburgo, si insediava nell’uomo il senso di superiorità rispetto alla natura.

Atlantropa

Un solo grande esempio del disinteresse umano verso la natura, Atlantropa, il progetto, mai realizzato per fortuna, dell’architetto tedesco Sorgel all’inizio del XX secolo di abbassare di ben 200 metri il livello del mediterraneo, realizzando grandi centrali idroelettriche, sorprende, più che per la portata del progetto, per il totale disprezzo, o meglio, disinteresse dell’impatto che avrebbe avuto sull’ambiente naturale mondiale.

L’uomo moderno

Per fortuna, l’uomo si è reso conto che l’ecosistema è un qualcosa di cui esso stesso è parte integrante, e negli ultimi decenni, con tanta fatica, e contrastato da interessi economici, è cresciuto tantissimo l’interesse per l’ambiente e l’ecosistema.

Nel corso del XX secolo abbiamo visto potenziali catastrofi su larga scala, per fortuna scongiurate o limitate, si pensi al buco dell’ozono, ora in via di chiusura, scoperto nella seconda metà del secolo scorso, o si pensi alle desertificazioni, ai disboscamenti e al consumo di suolo….

Evoluzione demografica

Siamo 7 miliardi, fino a 100 anni fa c’erano 1 miliardo di esseri viventi, e molti di meno nei secoli precedenti… Il numero enorme di esseri umani presenti attualmente sul pianeta, destinato a crescere in modo esponenziale, ci ha fatto comprendere che non esiste futuro per l’uomo senza relazionarsi in modo intelligente con il nostro pianeta, con uso razionale di risorse sempre più preziose.

La chiave del problema è la presa di coscienza da parte dell’umanità intera dell’esigenza di creare un rapporto con l’ambiente di reciproco rispetto, quasi come i nostri antenati di remote epoche.