Metano su Marte, la misteriosa scoperta degli esperti: a cosa potrebbe essere legato

Proseguono gli studi sul pianeta rosso e le scoperte vanno avanti. Tra l’altro sono emerse tracce di metano, ma restano i dubbi.

Marte è ormai al centro di un’intensa attività di ricerca e studio, con una serie di sonde che hanno raggiunto la sua orbita e poi addirittura la superficie del pianeta. Questi studi sono preliminare rispetto una possibile missione umana sul pianeta rosso, in programma nei prossimi anni.

superficie marte, con rover spaziale
Metano su Marte, la misteriosa scoperta degli esperti: a cosa potrebbe essere legato – inaspromonte.it

Al di là del contatto diretto con Marte, la presenza dell’uomo sul pianeta è garantita dall’attività di diverse sonde che ne esplorano la superficie. La più conosciuta è il rover Curiosity, su Marte dal 2012 e impegnato a raccogliere campioni, scattare fotografie e a spostarsi lungo i crateri del pianeta. Tra le sue più interessanti scoperte, le tracce di metano rilevate. Ma i dubbi non mancano.

Metano su Marte, che cosa significa

Nel corso del tempo il rover Curiosity ha rilevato delle tracce di metano nell’atmosfera marziana, alimentando le ipotesi su forme di vita sulla superficie del pianeta. Tuttavia recenti studi hanno messo in discussione l’attendibilità di queste rilevazioni.

pianeta rosso
Metano su Marte, che cosa significa – inaspromonte.it

Secondo alcuni scienziati queste tracce sono legate al rover stesso o di origine terrestre. La raccolta dei dati marziani avviene con l’uso di uno spettrometro laser che ha mostrano variazioni importanti nelle singole misurazioni di metano rintracciato. Inoltre lo spettrografo presenta delle fluttuazione di pressione al suo interno, nonostante sia stato costruito per essere ermeticamente chiuso.

Questo solleva dei dubbi sulla possibilità di una contaminazione dei campioni analizzati con aria terrestre o con fenomeni che avvengono all’interno del rover stesso. Al momento del lancio della sonda dalla Terra, aria terrestre è penetrata nello spettrografo, con una presenza notevole di metano. Inoltre alcuni componenti del rover potrebbero rilasciare metano se esposti ai raggi ultravioletti.

Quindi la possibilità che i campioni marziani siano contaminati da elementi terrestri non è da escludere. E questo mette in discussione l’attendibilità dell’origine marziana delle tracce di metano rilevate finora. La presenza di questo gas resta controversa anche nei dati raccolti dalle sonde nell’atmosfera di Marte. In alcuni casi le tracce erano basse, ma significative.

In altre occasioni ci sono state rilevazione contemporanee di metano sulla superficie e nell’atmosfera, ma altre sonde non hanno mai rintracciato il gas nell’atmosfera marziana. Questo spingeva gli scienziati a ipotizzare presenze temporanee di metano o meccanismi che lo distruggono rapidamente. Con i nuovi dubbi sulla contaminazione terrestre dei campioni marziani, la speranze di trovare metano sul pianeta si indeboliscono ulteriormente.

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