L’universo si spegnerà prima del previsto: nuova stima riduce drasticamente la sua durata

Nuove ricerche indicano che l’universo potrebbe dissolversi molto prima delle precedenti stime: ma fra quanto tempo si parla?

Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università Radboud nei Paesi Bassi ha ricalcolato la durata dell’universo, suggerendo che la sua fine potrebbe avvenire molto prima di quanto si pensasse.

Cambiano le stime sulla durata dell'universo
L’universo si spegnerà prima del previsto: nuova stima riduce drasticamente la sua durata – inaspromonte.it

Ma fra quanto tempo ciò potrebbe / dovrebbe accadere? Andiamo a vedere assieme la nuova stima realizzata da un team di ricercatori universitari e scopriamo assieme perché tutto sommato questa novità non dovrebbe tangerci più di tanto.

“La fine dell’universo arriverà molto prima del previsto” (ma quando?)

Il team dell’università, composto da Heino Falcke, Michael Wondrak e Walter van Suijlekom, ha basato la sua analisi su una reinterpretazione della radiazione di Hawking. Questa teoria, proposta negli anni ’70 dal fisico Stephen Hawking, suggerisce che i buchi neri emettono radiazioni, perdendo massa nel tempo fino a evaporare completamente. I ricercatori dell’Università Radboud hanno esteso questo concetto ad altri oggetti con campo gravitazionale, come le nane bianche, calcolando che anche questi corpi celesti possono evaporare attraverso un processo simile.

Studio basato su una reinterpretazione della radiazione di Hawking
Lo studio in questione è basato su una reinterpretazione della radiazione di Hawking – Foto Ansa – inaspromonte.it

Le conclusioni, quindi, hanno portato a ricalcolare la data della fine dell’universo: “La fine ultima dell’universo arriverà molto prima del previsto, ma fortunatamente ci vorrà ancora molto tempo”, ha dichiarato Heino Falcke, autore principale dello studio .

Secondo i nuovi calcoli, l’universo potrebbe dissolversi completamente in circa 10^78 anni (dieci alla potenza di settantotto anni: per capire di che numero parliamo si tratta di un uno seguito da 78 zeri!): una cifra immensa ma significativamente inferiore alla precedente stima di 10^1100 anni.

I risultati dello studio sono stati pubblicati nel Journal of Cosmology and Astroparticle Physics, una rivista scientifica peer-reviewed che si occupa di cosmologia e fisica delle particelle. La ricerca offre una nuova prospettiva sulla durata dell’universo, sottolineando che anche gli oggetti più resistenti, come le nane bianche, non sono eterni e alla fine scompariranno.

Nonostante queste scoperte, gli scienziati rassicurano che l’umanità non ha motivo di preoccuparsi. Il Sole diventerà troppo caldo per sostenere la vita sulla Terra tra circa un miliardo di anni, e in circa otto miliardi di anni si espanderà, inglobando il nostro pianeta. Questi eventi avverranno molto prima della dissoluzione completa dell’universo, rendendo la questione più una curiosità scientifica che una preoccupazione immediata. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, insomma: l’universo finirà che l’umanità sarà finita già da un bel po’.

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