Imposta municipale propria (IMU), cioè l’imposta sugli immobili. Vediamo il sistema per contenerne l’importo.
La scadenza dell’IMU si avvicina a grandi passi. Infatti con l’approssimarsi della metà anno, si prospetta il pagamento dell’acconto. Invece per il saldo ci sarà più tempo, previsto nel corso del mese di dicembre. Quindi occorre fare attenzione e non dimenticare l’appuntamento. Si rischiano, in caso contrario, sanzioni e penalità per pagamenti in ritardo o irregolari.

Sono chiamati a versare l’IMU tutti i possessori (e tutti i titolari di diritti) di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Esistono tuttavia delle importanti esenzioni tra cui quella prevista per i possessori di abitazioni principali che rientrano nelle categorie catastali non di lusso. L’abitazione principale è quella in cui possessore dimora abitualmente e risiede dal punto di vista anagrafico.
Il modo per ridurre l’importo dell’Imposta municipale propria (IMU)
L’IMU è un’imposta comunale e quindi occorre far riferimento ai regolamenti locali per conoscere le aliquote applicate, sempre nell’ambito delle norme nazionali. Abbiamo fatto cenno alle esenzioni dal pagamento di questa imposta, ma esistono anche altre modalità per ridurre le somme da versare.

Infatti per il versamento dell’IMU 2025 sugli immobili la legge prevede l’uso di diversi ed eventuali crediti d’imposta per l’acconto. I tributi usati come compensazione sono l’IVA (Imposta sul valore aggiunto), l’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche), le addizionali comunali e regionali all’IRPEF, le imposta sostitutive dell’IRPEF, l’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive), gli altri tributi comunali, se previste dalle leggi locali.
Con il versamento in compensazione si deve obbligatoriamente pagare in modalità telematica con i sistemi dell’Agenzia delle Entrate (Entralet e Fisconline), al di là che il contribuente sia o no titolare di partita IVA. Quindi nel versamento dell’acconto, che è previsto quest’anno per il 16 giugno lunedì, è possibile sfruttare gli eventuali crediti d’imposta vantati.
Il pagamento dell’acconto si effettua mediante modello F24 in formato digitale. Anche se i contribuenti che non hanno partita IVA e non devono scontare crediti d’imposta possono utilizzare anche il formato cartaceo del modello F24 oppure mediante l‘apposito bollettino postale. Da ricordare poi che i cittadini residenti i paesi esteri, ma che posseggono immobili in Italia, possono saldare l’IMU tramite bonifico.
In questo caso il pagamento va inviato al Comune dove sono ubicati gli immobili, ma solo se non è possibile utilizzare il modello F24 telematico. Ricordiamo a questo punto anche la data di versamento del saldo che è prevista dalla norma per il 16 dicembre martedì.