Johan Eliasch ha salvato la foresta amazzonica con un gesto incredibile. E ora sta cambiando il futuro delle comunità indigene.
Nel 2005, Johan Eliasch, figura chiave dell’imprenditoria internazionale, si è reso protagonista di una storia decisamente positiva di cui oggi si vedono i frutti. Ma parliamo brevemente di chi Johan Eliasch: nato in Svezia nel febbraio del 1962, è un imprenditore e dirigente sportivo (presidente della Federazione internazionale sci e snowboard) svedese con passaporto inglese, presidente ed ex CEO di Head, produttore internazionale di articoli sportivi. Secondo una stima del 2024 ha un patrimonio di 2,2 miliardi di sterline, ma nonostante la grande ricchezza ha deciso di fare molto per il prossimo – anzi, sarebbe meglio dire, per l’umanità intera.

Quanto fatto nella metà degli anni zero, infatti, nulla ha a che vedere col suo patrimonio: invece di investire in mercati o startup (cosa che comunque immaginiamo faccia a prescindere) ha deciso di acquistare 400.000 acri di foresta amazzonica in Brasile, senza nessun ritorno economico all’orizzonte. Il suo unico intento era quello di proteggere uno degli ecosistemi più vitali e minacciati al mondo, chiudendo le operazioni di disboscamento e dichiarando la zona acquistato area protetta.
Nel 2006 ha quindi fondato Cool Earth, un’organizzazione no-profit con un’idea rivoluzionaria: salvare le foreste tropicali lavorando direttamente con chi ci vive. Perché “non puoi proteggere un luogo senza coinvolgere chi lo abita” (ipse dixit): parole che dovrebbero essere ricordate spesso, ogni qual volta si pensa di agire su un territorio.
Da allora, Cool Earth ha collaborato con numerose comunità indigene, fornendo mezzi, infrastrutture e autonomia economica, al fine di rendere la difesa della natura una scelta sostenibile e praticabile da tutti.
In seguito, nel 2013, Eliasch ha rafforzato il suo impegno creando Rainforest Trust, un’istituzione che ha contribuito a proteggere milioni di acri di foresta in tutto il mondo: non più soltanto l’Amazzonia, ma attenzione alle foreste del resto del mondo, dall’Africa al sud-est asiatico.
L’ultimo gesto concreto di Eliasch è il massimo della filantropia
Ma il gesto che colpisce davvero, è quello nel 2024. Attraverso Cool Earth, Eliasch decide di lanciare un programma sperimentale unico tanto nella giungla amazzonica quanto nel resto del mondo: un reddito di base universale destinato alle famiglie che vivono all’interno della foresta.

Perché? Fornendo un sostegno economico incondizionato, le popolazioni locali non dovrebbere più scegliere tra sopravvivere e distruggere il proprio ambiente.
In un mondo dove molte iniziative ecologiche si rivelano operazioni di facciata volte ad effettuare quella criticabile pratica del greenwashing, l’azione concreta (e tutto sommato poco nota) di Eliasch appare come una rara eccezione che merita un plauso: nessuna campagna pubblicitaria, nessun ritorno d’immagine, solo la voglia di migliorare il mondo attraverso gesti concreti (e lontani dalle logiche del profitto).