Che cosa succede se ho dei pagamenti arretrati sulle spese condominiali? Scopriamo se sono possibili le rateizzazioni.
Le spese condominiali sono imprescindibili e vanno ad aumentare non di poco, l’effettivo costo dell’affitto o dell’immobile acquistato. Quali servizi coprono e cosa succede in caso di inadempienza.

Pagare le spese condominiali è un obbligo per tutti. Le spese effettuate nel condominio intero, sono per lo più comuni e ognuno deve fare la sua parte. Ma può succedere che uno o più condomini versino in situazione economica particolarmente delicata, e che la quota non venga saldata da qualche tempo. E allora ci chiediamo: è possibile rateizzare le spese di condominio in modo da alleggerire il debito di chi è rimasto indietro?
La risposta dipende da diversi fattori, come per esempio le decisioni dell’assemblea, la tipologia del debito e la disponibilità a trovare un accordo tra le parti. Le spese condominiali comprendono tutti i costi necessari al funzionamento e alla manutenzione delle parti comuni di un edificio, quindi le scale, gli ascensori, i cortili, gli impianti di illuminazione, le pulizie e, dove previsto, il riscaldamento centralizzato. La loro ripartizione avviene secondo i millesimi di proprietà di ciascun condomino, come stabilito dal regolamento condominiale e dalle tabelle millesimali.
Spese condominiali arretrate: si possono saldare a rate?
Oltre alle spese ordinarie di cui sopra, possono esserci spese straordinarie, come i lavori di manutenzione (rifacimento del tetto, ristrutturazione della facciata, sostituzione dell’impianto elettrico comune). Anche queste sono suddivise in base a criteri stabiliti dalla legge e dal regolamento, tenendo conto della natura dell’intervento e dell’utilità per i singoli condomini.

Le spese vengono approvate in assemblea e deliberate a maggioranza. Non esiste una scadenza fissa stabilita per legge per il pagamento delle spese condominiali, la stessa viene stabilita dall’assemblea condominiale o dall’amministratore. Solitamente, le spese vengono richieste su base trimestrale o semestrale, ma in alcuni casi si può prevedere un versamento mensile.
L’amministratore, sulla base del bilancio preventivo approvato, emette gli avvisi di pagamento nei quali specifica l’importo dovuto da ciascun condomino e le relative scadenze. Il mancato rispetto di tali termini comporta la formazione di debiti verso il condominio e può avere conseguenze preoccupanti. L’amministratore ha il dovere, previsto dal Codice Civile, di agire per la riscossione dei crediti entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui il credito è maturato. In caso di morosità, può procedere con un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, anche senza l’autorizzazione dell’assemblea. Se il condomino continua a non pagare, rischia il pignoramento dei beni o del conto corrente.
Ma esiste la dilazione di pagamento con la possibilità di versare l’importo dovuto in più rate, secondo un piano concordato con l’amministratore o approvato dall’assemblea. Il condomino deve fare richiesta e ottenere il consenso del condominio. In genere, la rateizzazione viene concessa in presenza di buona fede e di un piano credibile di rientro.